È la persona la prima , irrinunciabile, risorsa di ogni progetto di sviluppo.
Sono le persone che danno valore al territorio, in quanto la persona umana con la sua presenza è l’unica essenziale motivazione per attivare idee, progetti, risorse economiche.
È la sua presenza che dà senso al territorio, poichè ne è il determinante e ne è stata determinata e quindi né è l’unica vera testimonianza.
Ma se sono le persone a dare senso al progetto, esse diventano anche la condizione sine qua non per pensarlo e costruirlo: senza di esse nulla è possibile.
Ed oggi, sulla base della nostra comune esperienza di tecnici dello sviluppo, possiamo in coscienza affermare che i territori rurali soffrono di una condizione di gravissima povertà della risorsa umana.
Le proiezioni demografiche delineano a breve periodo una situazione demografica non sostenibile, ma è un dato che la popolazione ancora residente manifesta la volontà di rimanere ed è depositaria di una cultura territoriale irrepetibile e irrinunciabile, in quanto sommatoria unica di una serie di atti storici.
A fronte di questo “svuotamento” dei territori rurali, stanno le problematiche delle aree urbane e di tutto il resto del mondo.
Da un lato, infatti, il progressivo degrado dell’urbanesimo, inteso come vero e proprio modello di vita, non risponde più a quanti sono alla ricerca di tempi e modi di vita più umani, dall’altro i fenomeni di globalizzazione in atto e i flussi di popolazione sempre più intensi previsti stanno investendo e investiranno sempre intensamente le aree urbane di una complessità di problemi di difficile gestione e solo territori con una cultura propria saldamente radicata potranno giocare un ruolo di fattore reiquilibratore.
